L’Albergo Mediterraneo è uno dei primi Hotel di Santa Maria Navarrese, piccola località perla dell’Ogliastra. Santa Maria Navarrese è incastonata entro una verde conca ricca di olivi, fichi, olivastri e carrubi, bagolari e una folta macchia mediterranea.
Prende il nome dalla Chiesa fatta edificare nel 1052 dalla Principessa di Navarra, figlia del Re Garcia Sanchez V, probabilmente scacciata o fuggita per un peccato d’amore o per intrighi di corte, che volle ringraziare la Madonna per essere scampata ad un naufragio nei pressi dei temutissimi “Monti Insani” ora Monte Santo.
Secondo un’altra versione, la principessa venne rapita e costretta ad approdare in Ogliastra dopo che la nave che l’ospitava aveva superato a stento una tempesta. Secondo la leggenda, che sconfina con la storia, la principessa ed il suo seguito partirono successivamente verso la penisola del Sinis. La sua vicenda resta ancora misteriosa, tra la storia nebulosa del medioevo e la leggenda.
Chiesa di Santa Maria Navarrese
Risale all’XI secolo ed è stata modificata negli anni ’50. La leggenda vuole che la chiesa fosse stata costruita da Isabella, una figlia del re di Navarra, dopo un naufragio conclusosi fortunatamente sulla costa. La Chiesa originaria aveva una sola navata. Successivamente fu prima allungata e poi allargata aggiungendo le due navate laterali che presero il posto delle preesistenti “Cumbessias” che i locali chiamano “Errebustus”.
Questa piccola graziosa Chiesa, che sorge tra il verde entroterra ed il mare è costruita in pietrame e mattoni. Il tetto è a due spioventi coperti da coppi e sorretto da otto capriate di ginepro.
Olivastri millenari
Nei pressi della chiesa si trovano un gruppo di olivastri millenari, si tratta soprattutto di olivastri, ritenuti tra i più antichi d’Europai. Tra questi emerge, accanto alla chiesetta di Santa Maria di Navarra (1502), un olivastro millenario Olea europea L.var.sylvestris (Miller) Brot, dalle ragguardevoli dimensioni: la chioma svetta per 9-10 m, mentre il nodoso e possente fusto sviluppa una circonferenza di 8,40 m, misurata a 1.30 m dal suolo. Lo stato vegetativo è buono, nonostante gli evidenti segni del tempo (tronco in parte cavo, tracce d’incendio, carie). Le dimensioni lo pongono tra i primi in campo nazionale.
La Torre Saracena
La Torre Saracena di Santa Maria Navarrese fu edificata tra il 1785 e il 1790 su un precedente posto di guardia cinquecentesco, ha forma troncoconica con una base di 12 m di diametro e uno sviluppo in altezza originario di 10 m. Gli interventi di rifacimento della seconda metà dell’Ottocento hanno comportato la costruzione sul terrazzo di un nuovo piano adibito a uffici. La torre, oggi, non è visitabile.
Tutta la zona intorno a Santa Maria Navarrese conserva testimonianze e monumenti che attestano un’intensa frequentazione nuragica: la “fortezza” di Doladorgiu, le tombe dei giganti di Santu Pedru e di Annida, i nuraghi Loppellai, Nuragheddu, Turru e, soprattutto Orgoduri, Alvu, Co’ e Serra, che conservano anche resti delle capanne dei villaggi e di sepolcri megalitici.