L’Altopiano del Golgo, è probabilmente il più interessante contesto storico archeologico del territorio baunese, protetto da Nuraghi a guardia di ogni accesso naturale, e principale ambito di convogliamento e conservazione delle acque piovane dell’altopiano carsico.
Luogo denso di richiami e sensazioni di misteriose presenze, l’Altopiano è noto principalmente per la sua Voragine (che con i suoi 280 m. è la più profonda in Europa) identificata quale luogo dove si compiva l’uccisione degli anziani fra risa rituali, liberatorie, (da cui il termine riso sardonico) e frenesie proprie anche del macabro incedere dei Mamuthones.
As Piscinas
In prossimità della Voragine ecco poi As Piscinas, naturali conche di raccolta dell’acqua piovana, modificate dall’uomo nella forma a noi giunta, per consentire sia la lavorazione dei metalli, sia i culti magici, animistico-naturalistici, come il “Giudizio Divino” dell’ordalia dell’acqua.
Co’e Serra
Co’e Serra, nell’Altopiano del Golgo è probabilmente il più noto fra i nuraghi di Baunei. Edificata nella seconda metà del XVII secolo in forme tardo – gotiche ecco la Chiesa dedicata a S. Pietro (la leggenda vuole che S. Pietro abbia liberato la popolazione di Golgo da “Su Scultone”, sorta di mostro che abitava la Voragine e che calmava la sua ira solo in seguito al sacrificio delle giovani vergini). Proprio di fronte alla recinzione della Chiesa è ben visibile il betile antropomorfo che non ha altri analoghi in Sardegna, mentre presenta vaghe somiglianze con le sculture dedicate a Shardana.
Come ci si arriva: da Baunei, sulla strada SS 125, dopo la Chiesa di San Nicola svoltare a destra in direzione nord e seguire le indicazioni per “San Pietro – Golgo”.
Dopo aver percorso una serie di tornanti in salita dal centro abitato di Baunei, si aprirà alla vista dei visitatori una selvaggia vallata di origine basaltica racchiusa da una serie di bastionate calcaree e ricoperta da una fitta vegetazione di lecci, ginepri e macchia mediterranea